19 dicembre 2020 – ECOMARATHON BAGNO A RIPOLI
Bagno a Ripoli, ore 8,00; avevano messo pioggia e il cielo sopra i giardini “I Ponti” da dove partirà la nostra Ecomaratona”, è plumbeo, caratteristico della giornata autunnale, e non promette niente di buono. Comunque siamo tutti e quattro presenti; Graziano, Roberto, Mario ed io e pronti a farci questa scorrazzata sui poggi di Bagno a Ripoli.
Partiamo subito in salita e dopo pochi chilometri siamo sopra la chiesa di Quarto e già ci riempiamo gli occhi di un panorama che ci seguirà per quasi tutto il nostro tragitto
Firenze con il suo cupolone, una cartolina che neanche la nebbiolina riesce a sciupare.
Continuiamo qualche chilometro nella zona di Rimaggio e poi, là dove sistemeremo il primo ristoro, cominciamo quella che sarà, a parte brevi tratti, la prima delle due salite impegnative. Siamo a 185 mt slm e arriveremo, in una manciata di chilometri, fino al convento dell’Incontro che si trova ad oltre 500 mt slm.
Dopo la prima breve salita, anzichè proseguire dritti su verso il convento, prendiamo la strada bianca a sinistra che di fatto ricalca il percorso “borghi e colline” per affrontare, poi, la scalata dai boschi sopra Villamagna.
Attraversiamo il giardino, deserto, e poi giù verso Casignano per ritrovarci a percorrere la vecchia strada romana che porta fino ai “ponti di millo”
Mi fa sempre un certo effetto correre nei boschi su sentieri coperti da un letto di foglie e questo tratto è bellissimo. Single treck si alternano a slarghi dove è riconoscibile la vecchia strada romana transitata tantissimi anni fa dai pellegrini che salendo dall’antico spedale del Bigallo arrivavano al convento.
Ben presto arriviamo proprio al Bigallo dove, dopo una breve sosta per riempire le borracce continuiamo a scendere fino alla Cortaccia e poi entrare sullo sterrato della via dei colli dove il percorso dei 21 chilometri lascerà i maratoneti che andranno verso la fattoria “Monna Giovannella” per scendere poi nel borro di s. Giorgio.
Il tempo, nel frattempo, è cambiato e il rischio pioggia è sparito.
La discesa è ora terminata e dobbiamo affrontare la seconda salita per arrivare fino al punto più alto (590 mt slm); il parco di Fontesanta. Siamo al chilometro 28 e comincio a sentire la fatica anche se mi rincuora il fatto che ora, per un lungo tratto, possiamo lasciare andare le gambe in una bella discesa corribile fino al borro di s. Andrea.
Btreve salita e poi, attraverso il “cerreto” ridiscendiamo dietro all’Antella per ritornare alla fattoria di “Monna Giovannella”.
Ormai è fatta, siamo intorno al 38 chilometro e dopo qualche leggero saliscendi arriviamo alla chiesa di Baroncelli. Il traguardo è lì in basso, a portata di gambe, e dopo un’altra occhiata alla piana di Firenze, col “cupolone” negli occhi chiudiamo questi bellissimi 42 chilometri dopo oltre 6 ore di “godimento”