Tavarnelle: tempo apparentemente incerto… Freschino. Di quel freschino che lì per lì non sai che fare: metto la canottiera o ci metto anche qualcosa sotto? Ma, si! è primavera, mettiamoci solo la canottiera!
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Infreddoliti ostentano il sorriso… |
E così infreddoliti ci si mette ad aspettare la partenza tutti insieme.
“Ohi Ohi! C’ho una fameeeee” esordisce Valentina. Santa Monica da Costa al Rosso, prende un fruttino e glie lo offre.
“Ohi ohi!! O che fame che c’ho…” Ancora? Santa Monica ripesca nel taschino. Entro la partenza perderà tutte le provviste, ma chi l’avrebbe mai detto che un fisico così esile sia capace di spolverare una cambusa intera prima di una partenza?
Ci si guarda col Francioni, O che banda l’è questa? Bah!
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Cattivissima!! Garminmunita da GianForc©.Una garanzia! |
Donatella sfoggia un Garminone esagerato, tarato direttamente da ForconiSport. Dice che solo la taratura fatta dal Guru, possa far guadagnare 10 secondi il Kilometro… Da provare!
Bang! Si parte!
La “classe A” davanti vola via come un missile, noi invece facciamo gruppo e con Valdemaro in testa ci avviamo lemme-lemme verso i nostri 13Km.
Si viaggia bene su asfalto “mangia e bevi”. Tutti compatti ci approssimiamo al cimitero di Noci, dove Valdemaro si prepara per la foto, io invece mi “pettino”, sorrido e gli dico: “Vai! Scattami la foto per il necrologio!!”.
Ride il fotografo: c’è poco da ridere…
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C’è il fotografo… Giù il cappello! |
La Monica allarma: “…e perdo il fidanzato!!”. Il Francioni deve ritrattare il ritmo, Santa Monica rallenta e si affianca a lui. Io invece mi “accoppio” con la Vale che durante il percorso farfuglia di case e ristrutturazioni, indica pure qualcosa. Però bisogna che glie lo confessi un giorno che son sordo come una campana. Nel frattempo gli ho risposto vari “Eh! Oh! Uhhh!! Ah!!” Speriamo non pensi che sono cerebroleso…
Primo strappino: la Vale va su tranquilla, Valdemaro lotta, io la prendo comoda. Ci sgraniamo leggermente, non ci rivedremo più fino al traguardo. Si scende: La Vale viaggia bene e saltando il primo ristoro vola via, Valdemaro si ferma un attimino e poi via come una serpe. Io come al solito, se mi passavano una seggiolina…
Cambia il fondo: si scende su una splendida strada bianca e un paesaggio da togliere il fiato, che con la scusa di preservare i ginocchi ho la fortuna di godermi appieno. Che bello il percorso! Valdemaro lì davanti a 200 metri.
Ma come si suol dire, se c’è la discesa c’è pure la salita. Bella, bellissima. E durissima! Ma ormai a fine benzina (siamo intorno al km 9…) la tiro avanti come posso, alzo il ritmo e inizio a lottare con una Signora delle “panche” che avrò l’onore di sconfiggere (ah ah ah!!) proprio a 1 km dal traguardo.
Fine salita! Chiesa di Bonazza: ristoro. “Abbiamo finito le banane” mi dicono i signori dell’organizzazione. “Anch’io!”, bevo qualcosa e riparto. Forte però del fatto di sapere di essere arrivato già in quota, metto i remi in barca e punto all’arrivo.
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Le salite a lei? Gli fanno scappare da ridere… |
Nel frattempo un dolore si affaccia al piede destro, sempre più forte, sempre più insistente. C’è un sassolino, sicuro! Mi fermo: controllo, nulla. Forse una cucitura: la sistemo, ma ci credo poco. E infatti riparto e sto pure peggio. Però il dolore è cambiato. adesso è chiaro: una galla, porca paletta! Ormai non mi fermo, devo, voglio arrivare in fondo.
Saranno 4Km di calvario, fra corsa, camminata, zoppicata… un casino spaventoso, ma alla fine il traguardo con il rassicurante rialzare del capo di Piero (che nel frattempo si era distratto per mancanza di arrivi…) per farmi la foto, arriva e passo davanti ai giudici ostentando una deambulazione dignitosa, per poi togliermi le scarpe e passare il post-corsa scalzo con sulla mano destra le scarpe e sulla sinistra vari generi di conforto presi al ristoro.
La “classe A”, chiaramente era già arrivata da un pezzo, purtroppo non so come sia andata. l’unica cosa che so è che come al solito, la Grazia è finita a podio.
Ormai sarebbe anche giusto glie ne regalassero uno, visto che ci sale sempre, tanto vale lasciarglielo a casa così fa con più comodo…
Aspetto l’arrivo in trionfo dei nostri camminatori e poi mi avvio verso i “box” dove scoprirò che mi ero messo i calzini al contrario. Di lì la galla malefica che mi ha sciupato mezza gara.
Ah, già… e la ladra di merendine del titolo?
Avete presente la tipa che ha svuotato la cambusa della Monica e del poero Francioni alla partenza? Ecco: A parte il fatto che non c’era verso di levarla dal tavolo del ristoro…. ma 6 (non una…) 6 confezioni di Wafer ha puppato all’organizzazione!!!
Comprategli una muta nuova, l’è meglio, non la invitate alla cena sociale, date retta a me…
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I nostri camminatori scortati dalla Monica e il Francioni in parata all’arrivo. Foto del giorno. Belli!! |