Le cronache di Marnia

Gruppone prima dello start. Oggi avevamo anche Giuseppe per la prima volta griffato FPG!!
L’aria è elettrica sotto l’arco della partenza, il nervosismo si taglia a fette la preoccupazione è tanta…
…perché in effetti vedere la Danila con  la pistola in mano fa un po’ paura a tutti!!
Che ce l’avrà con me? Oppure con quelli accanto a me? Mah speriamo bene…
10…9…8…7…6…5…4…3…2…1… Viaaaaaaa!!!
Testa bassa e spingere!! Si viaggia larghi oggi, non c’è tanta gente… non passano dieci metri e…. BAMMMMM!! La Danila spara!!
Avrà sparato alle spalle a qualcuno? Si sarà ricordata tardi di sparare? Poco importa, io non mi giro, si sa mai che… punto il naso avanti e lemme-lemme “aggrappo” la salita che ci porterà a Sammezzano.
Luigi All’attacco della salita di Sammezzano
Mi passano praticamente tutti, ma tengo il ritmo a Valde e alla Monica, va bene così, anche se le sensazioni sono tutto fuorché buone. Però probabilmente sono comunque sui miei ritmi. La Presidenta (quella che diceva: “io cammino perché c’ho un dolore….”) vola via invece insieme a Mario e Giuseppe,  dietro mi seguono Luigi e la Sabrina.
Sparisce il tetto di alberi e torna il sole: Sammezzano!! Volevo passarci dentro e invece quest’anno non si può!! Peccato, mi sarebbe piaciuto tanto fare l’arrivo lì, però un lato positivo c’è: inizia la discesa e giù a capofitto!!!
Mi fermo subito: sorpresa delle sorprese: nel servizio sanitario della gara c’è la mia istruttrice di soccorso in Fratellanza Popolare. Mi fermo a salutare, una foto ricordo e già che c’è, tenta pure di mollarmi un servizio. Vabbè si può ripartire…
Se un giorno salverò qualcuno, la “colpa” è sua!!
Tengo un ritmo agile inizialmente, poi la vicenda si fa difficile, inizia la parte più complessa della gara.
Alla base della discesa inizia tutta la parte in ascesa della gara. Inizialmente su strada bianca, poi in bosco sassoso, e poi ancora: pietre muschiate e di nuovo strada bianca. Tutto rigorosamente in salita.
Perdo il contatto con la Monica e Valdemaro. Inizio a sentire il “motore” andare in difficoltà, ma poco mi preoccupo, mi godo il paesaggio e resisto (alla meglio…) fino al ristoro.
E poi…. discesa felicità!! Io non so quanti km erano, ma ci volevano. Scorrono agili, senza spingere troppo sull’acceleratore ben attento a non mettere il piede in fallo, fino a che al termine della discesa non rivedo (in distanza) Monica. Poco dura questa visione: Una vespa pensa bene di cacciarmi il suo pungiglione su un dito, ma niente mi può fermare resisto al dolore e nonostante tutto riesco a “prendere” anche Monica che però trovo in bomba totale (ecco perché l’ho presa eh eh eh!!)
A premi fra le società: Luigi Riscuote.
Nel riflesso della coppa: Lucianone Parilli!!!
Poco male: mancano solo pochi Km al traguardo, si cammina l’ultima salita insieme e all’ultimo ristoro ci si gode il passaggio del primo (della 28Km…) così si da anche una misura alla nostra pochezza.
Vergogna in spalla, non ci resta altro che portare le nostre rispettive carcasse al traguardo, ci facciamo gli ultimi 2km di discesa in agilità e tagliamo il traguardo ostentando un sorriso a 32 denti che obiettivamente non rispecchia la nostra reale condizione, ma la “posa” nella foto dell’arrivo, sa sa, è una delle cose più false del mondo…