Intanto lo Zero, sotto l’acqua scrosciante, incappucciato in un
impermeabile che lo faceva assomigliare a cappuccetto “giallo” si era procurato la legna per il fuoco disboscando mezzo bosco e già Roberto si dava da fare per far “prendere” quei legni fradici.
Ce n’è voluta per accordare tutti i suoni ma, finalmente, foto di gruppo
e.. partenza
Devo dire che è sempre bello e particolare correre sui sentieri di Fontesanta, soprattutto dopo un acquazzone come quello che c’era stato; i profumi intensi riempivano l’aria attraversando il boschetto che costeggia il lago verso il “Fico”.
Siamo scesi giù abbastanza veloci per poi piantarci nella salita che porta fino ai ripetitori che quasi tutti abbiamo camminato più che corso. Ma ne è valsa la pena; dai circa 700 mt del punto più alto potevamo far scorrere lo sguardo su tutto il valdarno!
Siamo poi scesi verso Panzalla per imboccare, quindi, la maremmana che ci avrebbe riportato verso il rifugio.
Qui, con Paolo, abbiamo avuto anche un incontro con un bel capriolo che ha attraversato il sentiero a pochi metri da noi inoltrandosi in salita, verso il bosco, con balzi leggeri ma potenti.
Dopo circa 9 chilometri abbiamo terminato il giro tornando al rifugio dove, nel frattempo, qualcuno aveva provveduto a preparare il famoso “terzo tempo”. Qualcuno arrostendosi al fuoco, qualcun’altro in attesa ad annusare il profumo
E finalmente a tavola……
Il commento più gettonato, alla fine, era: “bisogna proprio farlo più spesso”.
ALLA PROSSIMA!!!!!!!!