Partenza alla Francese, lancio alla bersagliera e Valdy forse ci lascia il ginocchio… il post di Michele

…“Tanto c’è la partenza alla francese!” dice il Mannucci, mentre spinge col pensiero la macchina di Marione, colpevole di mantenere un’andatura troppo presidenziale mentre alle prime luci dell’alba ci muoviamo, non troppo convinti, verso la sede di gara della giornata: Viareggio.
Un’orario di avvio forse troppo favorevole ai dormiglioni, il piede forse un po’ troppo leggero, un’erroruccio a un incrocio, ed eccoci proiettati nella classica partenza alla Francese-Bersagliera.
In rapida sequenza: Scendi di macchina->dai i soldi alla Milena->prendi il cartellino->mettiti le scarpe e………via! Sparati, ovviamente senza il benché minimo riscaldamento, sul primo pezzo di asfalto che ci porterà poi ad addentrarci nel parco di Marina di Torre del Lago.
Neanche il tempo di capire; dunque… vediamo: io e Valdy nella 12Km, gli altri sulla 18Km, anche le camminatrici “osano” questa distanza per mere mire (??!?) di classifica sociale…
Ok! Lancio un’occhiata al fido Garmin: mi dice che sto correndo troppo, tendo a fregarmene, decido di mettermi a 50 metri da Valdy, finché ce la faccio e attacco la parte sterrata.
3Km: sto scomodo su un ritmo che non è mio, ma il vedere Valdy lì a 50 metri e il Mannucci a 150 mi rende fiducioso per il mio futuro, oltretutto  grazie ai ripetuti stop “tecnici” di Valdy a volte ho l’inebriante sensazione (sbagliata, lo so, ma…) di seminarlo.
6Km: inizio a soccombere i miei ritmi sbagliati, arrivo al ristoro e proprio mentre mi ingurgito una fetta di arancia mi arriva Valdy allarmatissimo: “Dov’è il Mannucci? Dov’è il Mannucci! Era lì davanti a me… io non capisco… eppure” Totalmente preso dal panico! Tento di tranquillizzarlo dicendogli che forse si è fermato al “bagno” nel bosco, ma mi rendo conto che tutte le mie scuse sono vane. Gira la testa, butta giù il busto e si lancia all’inseguimento della lepre…. che giustappunto ridacchiando arriva proprio in quel momento: “mi son fermato al bagno….” Povero Valdy: ci sta che su quella partenza “a razzo” ci ha lasciato il ginocchio sinistro….
Insieme a Stefano riparto anch’io, ma ci salutiamo pochi metri dopo: all’incrocio tra la 12 e la 18: per lui l”inizio dell’ultimo stint di 12Km, per me l’inizio di un calvario di 6.
Ormai al limite del kilometraggio assodato e un po’ troppo su con i tempi, inizio a contare in sequenza: centinaia di metri, decine di metri, metri, centimetri, millimetri, micrometri!!! Oddio!! Non mi finisce più!!
Faccio appello a tutte le forze mentali disponibili, anche perché a 4km dalla fine giro una curva e…. 4Km di viale diritto!! Altro che la mezza di Pisa!!

E’ stata durissima, ma ce l’ho fatta, in qualche modo più o meno sorridente, sono arrivato al traguardo.

Ah, già… e gli altri? Non so di preciso che cosa abbiano fatto in quei 6Km che io non ho percorso, ma narra la leggenda che i veri “malati di podismo” abbiano percorso il viale di 4Km ad un ritmo portentoso, l’unico che si lamentava pare essere stato il Mannucci che ha trovato il viale… troppo curvoso!
Chi il viale lo ha invece percorso con una certa comodità, pare essere stata la CDF, arrivata sì tutta intera al traguardo, ma arrivata anche quando ormai gran parte delle gente partiva per andare a lavorare… il lunedì mattina! Ma… cosa non si farebbe per una manciata di punti in classifica sociale?
         Michele

foto by Milena