Ed eccoci tornati da Monteforte d’Alpone! La gita di due giorni organizzata dal nostro Gruppo in quel del Soave è terminata e, prima di archiviarla, è giusto rivivere momenti che, anche se annacquati da un tempo inclemente, è valso la pena di condividere.
Eravamo un bel gruppone, 49 tra vecchi e bambini (età media abbassata grazie all’assenza dell’ultimo momento del Frezza; dai Valdemaro, non disperare, la prossima volta ti ci portiamo a forza anche con 40 di febbre!) e, a parte un piccolo intoppo iniziale, gli stop anda go fatti con il pulman non potevano essere più ordinati e precisi (….e non è poca cosa!!!).
La prima tappa è stata Verona dove non poteva mancare la visita alla casa di Giulietta e al ponte sforzesco
Siamo poi ripartiti per Monteforte dove ci aspettava la passeggiata “PASSI NEL TEMPO” tra le vigne del Soave con visita all’azienda agricola “GINI” per corroborare il corpo con un bicchierino di vino e una fermata presso la chiesa di Monteforte d’Alpone per ammirare le pale d’altare dipinte da Michela Bogoni e Federico Pillan per corroborare lo spirito.
Durante la passeggiata uno stop d’obbligo per un panino con il cotechino ed un bicchiere di vin brulè.
Il pomeriggio è finito e non ci resta che andare in albergo (Best Western CTC Verona a San Giovanni Lupototo) dove abbiamo trovato belle camere accoglienti ed una discreta cena annaffiata da vin bianco e rosso a volontà.
La mattina dopo, di buon ora, la sveglia (..sic…sic..alle 5,30) per poter esser pronti per la colazione alle 6,30 e poter poi partire, con il pulman alla volta di Monteforte, alle 7,15.
Tutti in orario e, a dispetto di tutte le più nere previsioni, niente coda e siamo così pronti alla partenza con largo anticipo. Partenza che ha avuto anche momenti di particolare emozione quando le migliaia di persone presenti si sono fuse, in una sol voce, con il disco che suonava l’INNO d’ITALIA.
Due colpi di cannone e via…..la MONTEFORTIANA è partita.
Diversi i percorsi che il nostro gruppo ha affrontato (14/18/21/28 Km.). Cercherò di descrivere quello di 28 Km. che è quello che è stato fatto da Rossana, Angela, Grazia, Maurizio, Stefano, Andrea ed io.
Dopo pochi chilometri c’è stata la prima deviazione ed i 21 hanno proseguito in salita mentre noi, dei 28, abbiam preso per le vigne continuando su un leggero falsopiano fino a Montecchia di Crosara.
Qui ci siamo ritrovati di fronte ad un mega ristoro dove c’era veramente di tutto; polenta, salsicce alla griglia, cotechino, crostini con marmellata, frutta fresca e secca, thè, vin brulè e, perfino, ciliege sotto spirito (deliziose!). Angela è stata quasi costretta, da un alpino permaloso, a mangiarsi polenta e salsiccia mentre la Grazia, da nessuno costretta, s’è mangiata ben tre ciliege bevendosi anche lo spirito (che fegato!!!!!!!).
Abbiamo quindi affrontato una bella salita, a tratti anche dura, fino a Castelcerino, imbiancato di neve, dove, bevuto un bicchiere di vin brulè siam ripartiti per arrivare, dopo un sei/settecento metri ad un ristoro improvvisato a base di grappa che ci ha aiutato a buttarci giù per una ripida discesa che in men che non si dica ci ha fatto arrivare a Costeggiola. Oltre 18 km percorsi.
Qui, qualcuno di noi ha rinunciato all’alcool per un bel caffè espresso che ci ha dato la carica necessaria per affrontare gli ultimi 10 km. Tra uno scroscio d’acqua ed un altro siamo arrivati alla confluenza con la gara della mezzamaratona di cui abbiamo condiviso il percorso fino a Soave dove ormai si sentiva profumo di arrivo. Stolti!!!! Non avevamo considerato l’ultima salita, e che salita! Un sentiero in mezzo al bosco che era tutto sassi e fango con pozze d’acqua rossastra che assomigliavano a piscine vere e proprie. Le scarpe appesantite dal fango, i piedi completamente bagnati, le dita selle mani del tutto gelate ma l’effetto dell’alcool ingurgitato ci spingeva su come se niente fosse.
Ormai il traguardo distava un paio di chilometri, ci aspettava, oltretutto, l’ultimo ristoro a base di china calda e, quindi, ormai era fatta. Siamo scesi sguazzando tra le pozze d’acqua (qualcuna s’è fortemente risentita dei nostri spruzzi (cretino!!!!)) fino all’ultimo ristoro agognato. Un bel thè corretto a china e via…
Il traguardo, tagliato insieme (Angela, Grazia, Andrea, Stefano ed io), ed un’altra bella esperienza da archiviare.
E poi il ristoro finale; tortellini, frittata con cipolle, cotechino, vin brulè a sfare!
Nel pomeriggio la corsa dei campioni, altra storia, ed il ritorno dove il nostro gruppo ha offerto a tutti i partecipanti alla gita, un pezzo del formaggio vinto ed una confezione di tortelli.
Alla prossima!!!!!!!!
E' vero Giancarlo, ogni corsa ci dà emozioni diverse, questa di Monteforte rimarrà memorabile, sia per i ristori grandiosi, sia per le ripide discese alla grappa, ma sopratutto per la compagnia insuperabile.
Alla prossima e sempre di corsa!!!!!!
angela
E' stata proprio bella questa gita sia per la compagnia che per i posti visitati, l'unico inconveniente la pioggia e il freddo,ma la grappa, la china calda e il vin brule' ci hanno fatto dimenticare tutte le cose negative; ci è rimasto solo il ricordo della bella gita e della bella compagnia.
A presto
Grazia